La legge di Bilancio 2023 (l.n°197 del 29 dicembre 2022) ha introdotto con con il 1° gennaio alcuni interventi in materia di pensioni. Quota 102 si trasforma in quota 103 mentre la misura sperimentale Opzione Donna viene rivista integralmente.
La legge di Bilancio 2023 ( Legge 197 del 29 dicembre 2022) ha introdotto alcune novità in materia di pensioni solo per gli iscritti all’INPS e con l’esclusione dei liberi professionisti iscritti alle Casse di Previdenza. E’ bene precisare che quest’ultimo intervento normativo ha introdotto alcuni interventi senza procedere ad una riforma strutturale del sistema pensionistico .
Dal 1 gennaio 2023 due istituti già precedentemente in vigore sono stati oggetto di rivisitazione: Quota 103 e Opzione Donna. E’ stato inoltre rivisto il sistema di perequazioni (adeguamenti ) delle pensioni attribuendo il 100% dell’inflazione solo per le pensioni fino al Euro 2.100,00 lordi. Per quanto riguarda i requisiti per il pensionamento ordinario di vecchiaia o anticipato nulla è cambiato. La pensione di vecchiaia matura ancora con 67 anni di età e 20 anni di contribuzione, mentre la pensione anticipata matura con 42,10 anni di contribuzione per gli uomini e 41,10 anni di contribuzione per le donne. Vediamo nel dettaglio i principali interventi introdotti dalla Legge di Bilancio 2023 in tema di prensioni:
Quota 103 .Sostituisce le precedenti Quota 100 e Quota 102 ( ancora richiedibili per chi ha maturato i requisiti il diritto è cristallizzato) . La nuova misura è rivolta a tutti i lavoratori iscritti all’AGO ( dipendenti , commercianti e artigiani, coltivatori diretti), agli iscritti alle forme esclusive e sostitutive e alla Gestione separata. Possono accedere al pensionamento con Quota 103 coloro che entro il 31/12/2023 avranno maturato matureranno : 62 anni di età anagrafica e 41 di contribuzione (Quota 103). Come precedenti misure Quota 100 e Quota 102 rimangono inalterate:
- Le finestre di uscita di 3 mesi per i dipendenti privati e 6 mesi per i dipendenti pubblici;
- Divieto di cumulo con reddito da lavoro, salvo per lavoro autonomo occasionale fino a Euro 5.000,00
- L’importo della pensione in Quota 103 non può superare 5 volte il Trattamento minimo INPS finchè il pensionato non compie l’età per la pensione di vecchiaia.
Opzione donna. I nuovi requisiti sono rivolti alle lavoratrici che entro il 31/12/2022 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 60 anni la quale può essere ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni che si trovi in queste situazioni:
- Caregivers: coloro che assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con grave disabilità ai sensi della L 104, oppure un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con disabilità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti.
- Invalide civili: coloro che hanno una riduzione della capacità lavorativa accertata pari o superiore al 74%.
- Lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale prevista dall’art 1 comma 852 della legge 27 dicembre 2006 n°296.
Per quanto riguarda Opzione Donna rimane invariato il ricalcolo contributivo dell’intera posizione matura l’applicazione delle finestre mobili di uscita per la decorrenza della pensione di: 12 mesi per maturale lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonome.